lunedì 21 novembre 2011

3a puntata_mai interi

  Mai interi_podcast 
                                                                         

Appunti di viaggio:

The books - Smells like content
Explosions In The Sky
       The Earth Is Not a Cold Dead Place
Memory Tapes - Bicycle
Labyrinth Ear - Amber
Lykke li - Melodies and Desires
Yasume - The Prevailing Wind
Dengue Fever 
       One Thousand Tears Of A Tarantula
Washed Out - Echoes



                                                          

domenica 20 novembre 2011

...una specialità culinaria della Cambogia..ragni fritti!
In particolare è una specialità della località di Skuon, altrimenti nota ormai come ‘Spiderville’. Ragni grandicelli e pelosi, da mangiare come i granchi aprendone il corpo e staccando le zampe, tirando fuori la carne che ricorda un po’ quella del pollo.
La tradizione gastronomica pare sia nata durante il periodo del regime dei Khmer Rossi di Pol Pot, quando il cibo a dir poco scarseggiava e sono morte tra i 2-3 milioni di persone, molte di stenti e fame.
Buon viaggio! (grazie Marzio)

giovedì 17 novembre 2011

2a puntata_Fino all'ultimo respiro

  Fino all'ultimo respiro_podcast



Appunti di viaggio:
John Surman - Nestor's saga 
Le vent - Renè Aubr 
Air - Painted love
Jay Jay Johanson - Coffin             Bronstibock/Chagall - Breathe
Martial Solal   
         ("fino all'ultimo respiro" soundtrack) 
Hammock - Floating away in every direction 
Enrico Rava/Banda Osiris
         (epilogo "l'imbalsamatore" soundtrack)
                                                         



1a stagione - 1a puntata_siete sicuri di voler partire?

  Siete sicuri di voler partire_podcast

            


 Appunti di viaggio:
 Haunted Hauses - Bon vojage
 Alpine - Too safe
 Wild beats - Loop the loop
 Florence + The machine - What the water gave me
 We are trees - Sunrise sunset
 Pional - Into a trap
 Chromatics - Night drive
 Beach house - Lover of mine

 I racconti di Marta Sappa
 Il viaggio in Islanda di Nicoletta Landi

Hobo: predisponiamoci al vuoto

Hobo, una trasmissione verso il vuoto andare, in assenza-presenza nomade. La volontà sottostante a questa titolazione è quella dell’abbandono del proprio status sociale verso la conquista di uno stare che ci piace chiamare, citando la bella espressione di Chabeaux riferita agli Hobo “ nomadi del vuoto”.
Abbandoniamo coordinate spazio-temporali, buttiamo gli orologi, facciamo esperienza. Hobo è un fenomeno nato in America alla fine del XIX secolo sulle macerie della crisi economica, in un’America che già allora gettava sul lastrico le sue migliaia di disoccupati, gli hobos attraversavano gli states alla ricerca di cantieri in cui lavorare, di treni per spostarsi, di posti di lavoro per poter esistere sul piano sociale e sopravvivere su quello economico.
“il vero hobo era il lavoratore in posizione provvisoria, che, disposto ad andare dovunque per cogliere l’opportunità di un lavoro, era disposto a lasciarlo in seguito per cogliere un opportunità migliore della precedente” (N. Anderson)
Questo fenomeno si è esteso poi in altre parti del mondo, vedendo mutare la sua natura politica, etica e sociale in svariate declinazioni. Noi ci fermiamo al rapporto hobo- viaggio, spostamento. Uno spostamento inteso in tutte le accezioni possibili e che riguardano l’abbandono di uno spazio verso un altro non ancora definito.
Il nostro è un invito al viaggio, sia esso inteso in senso geografico che in quello metaforico. Vi parleremo di viaggi veri e di quelli sognati o da sognare. Di viaggi musicali, letterali, teatrali, culinari e immaginari! Hobo in radio quindi!
Allora siete pronti?
Preparate le valigie o se volete partite senza… predisponiamoci al vuoto.
Si parte….